Capire cosa succede
Gli adolescenti ed i giovani adulti vivono periodi della vita caratterizzati da profondi cambiamenti sia dal punto di vista fisico che emotivo, cognitivo, comportamentale e sociale. In adolescenza l’individuo inizia il progressivo processo di definizione della propria identità di adulto e si trova a fronteggiare tappe importanti, quali, ad esempio, la scelta e il completamento del percorso di studi, la ricerca di un lavoro e i primi passi verso l’indipendenza dalla famiglia di origine, le prime relazioni sentimentali, l’integrazione con il gruppo dei pari… Si tratta di tappe in cui gli adolescenti ed i giovani adulti possono essere esposti a fattori di rischio per l’insorgenza di disturbi psicologici. Fra i fattori di rischio ambientali troviamo esperienze avverse come il bullismo, problematiche all’interno della famiglia o a scuola, difficoltà socio-economiche, difficoltà relazionali. Questi eventi stressanti possono influenzare il processo di transizione verso lo stato di adulto ed essere caratterizzati da demoralizzazione, incertezza, bassa autostima, sensazione di fragilità e stress; talvolta possono favorire l’esordio di un disturbo psicologico conclamato.
La letteratura scientifica ha osservato che un ritardo nel riconoscimento e nella cura dei problemi psicologici e dei disturbi psichiatrici nei giovani rappresenti un fattore prognostico negativo, in quanto le conseguenze di un mancato trattamento si possono estendere in età adulta.
In adolescenza e nella prima età adulta è osservata un’elevata incidenza dei disturbi d’ansia e dei disturbi depressivi. I disturbi d’ansia sono tra i più diffusi in questa fascia di età, con una prevalenza che aumenta nella tarda adolescenza, e possono manifestarsi con attacchi di panico (per info sul disturbo di panico leggi la pagina dedicata cliccando qui), ansia sociale o scolare (estrema paura di essere giudicati dagli altri che causa una forte tendenza all’evitamento di situazioni come le attività scolastiche o sociali, e una forte attivazione ansiosa se costretti a parteciparvi), ansia generalizzata (persistente preoccupazione riguardo ad alcune tematiche con pensieri intrusivi e catastrofici e un generale stato di tensione che la persona gestisce con difficoltà).
I disturbi depressivi in adolescenza e nella prima età adulta possono manifestarsi con umore persistentemente basso, apatia e scarso interesse per le attività quotidiane, oppure con sbalzi di umore molto frequenti o intensi, marcata irritabilità, scoppi di collera, isolamento sociale (per un approfondimento sui disturbi depressivi clicca qui).
Sia i disturbi d’ansia che i disturbi depressivi possono compromettere il rendimento scolastico e in seguito lavorativo e dunque intaccare la traiettoria di vita dell’individuo. Se non trattati adeguatamente, vi è il rischio che cronicizzino.
Altre problematiche tipiche in questa fascia di età sono il disturbo ossessivo compulsivo (per approfondire clicca qui), l’autolesionismo non suicidario, ovvero il procurarsi volontariamente lesioni fisiche (come ad esempio tagli) nel tentativo disfunzionale di gestire emozioni complesse, e i cosiddetti “comportamenti a rischio”, quali l’uso di sostanze e i comportamenti sessuali pericolosi, che possono compromettere sia il benessere mentale che fisico delle persone, con effetti che possono durare fino all’età adulta.
Trovare un aiuto
– Possibili Terapie
È fondamentale che gli adolescenti e i giovani adulti che soffrono di un disagio psicologico ricevano una tempestiva valutazione, un supporto adeguato ed un trattamento efficacia. In questa fascia di età la psicoterapia è il trattamento di elezione. In particolare, la psicoterapia cognitivo comportamentale è utile per modificare pensieri negativi e comportamenti che creano sofferenza e sostengono l’eventuale sintomatologia. L’obiettivo della psicoterapia cognitivo-comportamentale è ridurre il malessere e individuare nuove e più funzionali strategie cognitive, relazionali e comportamentali. Inoltre, è utile effettuare anche periodici incontri di psicoeducazione con i genitori, i quali possono rivestire un ruolo importante nel processo terapeutico.
Nel nostro centro è possibile essere seguiti a partire dai 15 anni.
Nel caso in cui il paziente sia minorenne è necessario, oltre che la sua volontà, anche il consenso informato di entrambi i genitori (o di chi ne fa le veci).
– Possibili figure professionali da interpellare
Lo psicoterapeuta è comunemente la figura di elezione, in collaborazione con lo psichiatra o neuropsichiatra infantile che interviene nella fase di valutazione psicodiagnostica e, dove necessario, nell’affiancamento farmacologico. Talvolta può essere utile, con il consenso del paziente (e dei genitori, se minorenne), che lo psicoterapeuta si interfacci con la scuola per promuovere una collaborazione con gli insegnanti. Infine, talvolta può essere utile collaborare con un educatore professionale che rinforzi le risorse del giovane in un contesto più pratico ed informale.
– Strumenti di auto-valutazione
Esistono strumenti di autovalutazione che possono aiutare a riconoscere i primi segnali di disagio psicologico nei più giovani.
Le persone maggiorenni possono utilizzare le seguenti scale autosomministrate per ricevere un primo feedback:
World Health Organization Five Well-Being Index (WHO-5) per misurare il benessere psicologico CLICCANDO QUI.
Hospital Anxiety and Depression Scale per valutare la presenza di eventuali sintomi depressivi e la loro intensità CLICCANDO QUI.
Hospital Anxiety and Depression Scale per valutare la presenza di eventuali sintomi ansiosi e la loro intensità CLICCANDO QUI.
Per le persone minorenni, i genitori possono consultare un‘apposita lista che distingue i comportamenti tipici in adolescenza da quelli che possono essere preoccupanti e possibili segnali di una sofferenza psicologica. La lista è consultabile CLICCANDO QUI.
Riferimenti bibliografici
Lucente, M., Guidi, J. (2023) Allostatic Load in Children and Adolescents: A Systematic Review. Psychotherapy and Psychosomatics, 92 (5): 295–303. DOI: 10.1159/000533424
Monzèe, J. (2024) Evolution of Psychotropic Medication Prescription in Young People: Reflection from the Quebec Experience. Psychotherapy and Psychosomatics 1–7. https://doi.org/10.1159/000541555